Arcidiocesi Reggio Calabria-Bova
Istituto Superiore di Formazione Politico-Sociale “Mons. A. Lanza”
Statuto
Premessa
A seguito della Nota pastorale CEI del 1 maggio 1989 sulle scuole di formazione all’impegno sociale e politico ed ai sensi dei canoni nn. 94 (Statuti), 116 ss. (persone giuridiche pubbliche) e 803 (scuole cattoliche), con Decreto Arcivescovile del 21 settembre 1991 è stato costituito in Reggio Calabria l’Istituto Superiore di formazione politico-sociale “mons. Antonio Lanza” quale, ente diocesano con finalità di ricerca e formazione.
Tenendo conto dell’esperienza maturata in questi anni di attività ed al fine di migliorare ulteriormente l’offerta formativa e la funzionalità operativa dell’Istituto si procede ora alla modifica dello Statuto, in conformità a quanto previsto dalla Nota pastorale del 19 marzo 1998 della CEI, Commissione episcopale per i problemi sociali ed il lavoro, “Le comunità cristiane educano al sociale ed al politico”.
La premessa fa parte integrante del presente Statuto.
Titolo I. – Finalità ed obiettivi
Art. 1 – Natura giuridica e sede sociale
- L’ Istituto Superiore di formazione politico-sociale “mons. Antonio Lanza” è un ente diocesano con finalità di ricerca e formazione.
- Esso ha sede in Reggio Calabria, Via Cattolica dei Greci n. 26.
Art. 2. Scopo sociale
- L’Istituto ha come scopo essenziale la qualificazione e la formazione sociale, in particolar modo politica, di tutte le persone di buona volontà che intendono, nelle più svariate forme (personali e collettive), impegnarsi con competenza per il buon funzionamento delle istituzioni pubbliche, specialmente locali. A questo fine, può proporre iniziative legate all’attualità politica o manifestare opinioni, sempre al fine di migliorare la partecipazione civica.
- Una particolare attenzione è dedicata allo studio dei problemi del Mezzogiorno; delle istituzioni politiche italiane ed europee; della mondialità; dei metodi non violenti di garanzia dei diritti delle persone, soprattutto dei più indifesi; della partecipazione collettiva alle scelte pubbliche.
- Fermo restando il principio della piena libertà di ricerca e pur nel rispetto di un legittimo pluralismo degli orientamenti politici, gli insegnamenti delle scienze sociali sono ispirati alla Dottrina sociale della Chiesa cattolica.
- L’Istituto, in quanto ente diocesano, è naturalmente apartitico e non ha alcun vincolo con movimenti, associazioni o partiti politici locali, nazionali od internazionali.
Titolo II. Attività dell’Istituto
Capo I. Principi
Art. 3 Formazione integrata
- Tutte le iniziative di formazione constano di una parte teorica e di una parte pratica: il sapere viene integrato con il saper fare e congiuntamente la prassi è ripensata e rielaborata alla luce dei principi.
Art. 4 Forme di collaborazione
- L’Istituto promuove ogni forma possibile di collaborazione con altri enti od organismi diocesani, soprattutto aventi le medesime finalità di formazione e ricerca, nonché con i movimenti, i gruppi e le associazioni ecclesiali. In particolare, manifesta idee e proposte operative tramite i mezzi diocesani della comunicazione sociale.
- L’Istituto promuove lo svolgimento di iniziative specifiche o di corsi di formazione anche in altre sedi della stessa Diocesi e concorda – d’intesa con analoghi istituti – iniziative a livello interdiocesano, particolarmente su scala provinciale o regionale.
- L’Istituto partecipa alle iniziative proposte dalla Conferenza episcopale italiana in ogni materia attinente la formazione sociale e politica ed, in particolare, a quelle che hanno come scopo specifico il coordinamento tra le scuole di formazione politico-sociali.
- L’Istituto collabora con centri di ricerca e di formazione per la migliore realizzazione del proprio scopo sociale.
Capo II. Corsi e altre attività di ricerca e formazione
Art. 5 Materie dei corsi
- I corsi – oltre alla dottrina sociale della Chiesa – attengono alle aree politiche, storico-sociologiche, economico-giuridiche, filosofico-morali.
Art. 6 Disposizioni sulla partecipazione ai corsi
- I corsi hanno durata biennale e la frequenza alle lezioni è obbligatoria.
- Gli iscritti debbono essere in possesso almeno di un diploma di scuola media superiore.
- Alla fine di ciascun anno – o a scadenze differenti stabilite dal consiglio d’Istituto – si procede ad una verifica della formazione degli iscritti.
- Alla fine del corso biennale viene rilasciato un attestato di partecipazione.
Art.7 Modalità di svolgimento dei corsi
- All’inizio di ogni anno, il consiglio d’Istituto stabilisce le modalità di svolgimento dei corsi, predisponendone il relativo calendario. Sono comunque previsti seminari interdisciplinari anche con la partecipazione di docenti o esperti esterni all’Istituto. I corsi si svolgono normalmente con due incontri settimanali.
- Vengono altresì individuate forme e modalità didattiche che consentano il reale coinvolgimento dei partecipanti ai corsi, facendo sì che l’Istituto diventi un luogo di confronto comunitario delle prassi politiche.
- I tutors svolgono funzioni di accompagnamento didattico e formativo degli iscritti ai corsi; coordinano le lezioni dei singoli docenti, garantendo l’omogeneità e l’unitarietà didattica dei corsi.
- Possono essere organizzati o favoriti stages formativi degli iscritti; dei docenti e dei tutors presso altri centri di formazione e ricerca o altre istituzioni pubbliche o private
Art. 8. Docenti dei corsi e tutors
- I docenti si distinguono in stabili ed incaricati.
- I docenti stabili vengono nominati dal presidente su indicazione del direttore, sentito il consiglio d’Istituto.
- I docenti stabili, ispirando la propria azione al volontariato sociale, svolgono le loro funzioni gratuitamente.
- I docenti incaricati vengono invitati a partecipare ad uno o più moduli formativi, su iniziativa del direttore. Per i docenti incaricati è possibile un rimborso spese.
- I tutors svolgono funzioni di coordinamento dei singoli moduli formativi, vengono nominati dal consiglio d’Istituto tra gli ex iscritti, in base a particolari competenze.
Art. 9 Iniziative pubbliche di formazione
- L’Istituto promuove iniziative pubbliche di formazione per l’approfondimento di questioni relative all’impegno sociale e politico.
- A questo fine organizza conferenze, dibattiti, tavole rotonde, forum, seminari tematici – aperti al pubblico – con esperti, rappresentanti dei partiti politici e delle istituzioni.
Art. 1 Formazione integrata con iniziative di cittadinanza attiva
- L’Istituto promuove iniziative di ricerca e di formazione integrate con attività di cittadinanza attiva.
- A questo scopo, l’Istituto, anche d’intesa con altri organismi, può elaborare e realizzare iniziative aventi come finalità una migliore qualità della cittadinanza ed una sempre più ampia inclusione sociale.
- L’Istituto – riproponendo un’esperienza già realizzata ed in linea con gli indirizzi della CEI – promuove incontri di condivisione tra cristiani impegnati in politica, indipendentemente dalla loro appartenenza partitica, al fine di individuare soluzioni concrete ispirate al conseguimento del bene comune.
Art. 11 Formazione specialistica
- L’Istituto – nelle materie di sua competenza e per le finalità di cui all’art. 2 – può realizzare iniziative specifiche volte a fornire conoscenze tecniche ed operative.
- Tali iniziative sono legate a specifici ambiti della partecipazione civile e possono essere rivolte a particolari categorie di partecipanti.