Corriere della Sera, Elezioni europee 2019, come si vota: preferenze, voto di genere e tutto quello che c’è da sapere

Vademecum in vista delle Europee del prossimo 26 maggio – di Renato Benedetto /Corriere Tv

Sono soprattutto le regole sulla parità di genere che dovremo tenere a mente il 26 maggio quando al seggio andremo a votare alle Europee (oltre naturalmente al documento e alla tessera elettorale: sono le cose più ovvie spesso a essere traditrici). Le regole del voto, per il resto, sono abbastanza semplici: non ci sono coalizioni, ciascuna lista corre per sé e conquisterà seggi al Parlamento Ue in proporzione ai voti presi (sopra il 4%, soglia di sbarramento: chi non la raggiunge è fuori). Si barra con una «X» la lista prescelta. E volendo, ma non è obbligatorio, si esprimono una o più preferenze scrivendo il cognome (o il nome e cognome) del candidato. Se ne possono indicare fino a tre. Ma — è bene ricordarlo, appunto — non possono riguardare tutte candidati dello stesso sesso, pena l’annullamento della seconda o della terza preferenza. I candidati della vostra circoscrizione li trovate affissi nella bacheca, al seggio, o sul sito del ministero dell’Interno. Ecco un (breve) vademecum su come si vota. E se volete approfondire il tema Europa, è disponibile (a 7,90 euro, allegato al Corriere) il libro L’Europa in 80 domande di Francesca Basso.