L’esperienza pastorale di don Milani contro le diseguaglianze

Lo storico reggino Antonino Romeo nella sua lezione all’Istituto Mons. Lanza ha ricordato, a cento anni dalla nascita, la figura del sacerdote don Lorenzo Milani e il suo costante impegno per il superamento delle diseguaglianze.

Nato a Firenze da una famiglia altolocata, da cui prese le distanze, Lorenzo Milani dopo il diploma scelse lo studiò della pittura, fino alla conversione e all’entrata in Seminario nel 1943. Decisivo fu l’incontro con don Raffaele Bensi, che sarà il suo padre spirituale.

La sua prima esperienza pastorale si svolse a San Donato di Calenzano, un paese con un forte radicamento operaio, dove si occupò di una scuola popolare.

Secondo don Milani, infatti, per superare le diseguaglianze era necessario promuovere l’educazione, e avvicinare i ceti più umili alla cultura e alla conoscenza. Nel corso della sua breve esistenza, per il suo anticonformismo e la sua vicinanza agli emarginati, fu purtroppo sempre osteggiato dalla Chiesa del suo tempo e la Curia fiorentina nel 1954 lo inviò a Barbiana, una isolata frazione montana.

La scuola a tempo pieno e inclusiva di Barbiana è stata un’esperienza ben nota e dibattuta, al pari della “Lettera a una professoressa”, opera di critica al sistema educativo che privilegiava solo le classi agiate.

Meno noti sono altri scritti citati durante la lezione del professore Antonino Romeo: l’articolo “Franco, perdonaci tutti” pubblicato nel 1949, contro i pregiudizi che impedivano l’assunzione di un povero disoccupato; il volume “Esperienze pastorali”, edito nel 1958 ma subito ritirato perché ritenuto inopportuno e riabilitato solo nel 2014 da papa Francesco.

La “Lettera a don Piero”, tratta dalle Esperienze pastorali, che affrontò i temi dello sfruttamento del lavoro e del lavoro povero; la “Lettera ad Aldo Capitini” del 1961 che criticò la scuola di Stato del tempo.

Infine è stata ricordata la “Lettera ai giudici”, scritta durante il processo che don Milani subì per aver difeso l’obiezione di coscienza al servizio militare, che allora era obbligatorio.

Il 20 giugno 2017, Papa Francesco si è recato in pellegrinaggio a Barbiana, e ha voluto rendere omaggio al sacerdote che << ha testimoniato come nel dono di sé a Cristo si incontrano i fratelli nelle loro necessità e li si serve, perché sia difesa e promossa la loro dignità di persone, con la stessa donazione di sé che Gesù ci ha mostrato>>.

 

Stefania Giordano