Con la relazione dal titolo “Rompere la bolla: linguaggi ed engagement della comunicazione europea” il 29 novembre 2024 la dottoressa Elania Zito ha spiegato ai corsisti dell’Istituto formativo Mons. A. Lanza come, attraverso il proprio lavoro di “digital communication strategist” e “EU specialist”, si adoperi per comunicare le attività dell’Unione Europea ad un pubblico più vasto, soprattutto giovanile, che si informa attraverso i nuovi media digitali.
La dottoressa Zito, come consulente di strategia digitale, gestisce social e crea contenuti online come newsletter e poadcast, principalmente per far conoscere le Istituzioni e le attività dell’Unione Europea e sostiene che sia necessario affrontare argomenti di rilievo politico attraverso gli strumenti digitali, tramite i quali si può contribuire al processo di trasparenza e accessibilità dei dati.
Parlare di Europa – secondo la relatrice – non è semplice e solo una decina di anni fa il panorama informativo era molto diverso: in Italia, ad esempio, i principali quotidiani nazionali veicolavano le notizie provenienti da Bruxelles, senza tuttavia riuscire a raggiungere un ampio pubblico.
Già a partire dalle elezioni del 2019 le stesse Istituzioni europee concordarono sulla necessità di utilizzare diversi canali informativi, compresi i social media, attivandoli in via prioritaria, proprio in vista dell’appuntamento elettorale, per contrastare la disinformazione e la misinformation online. Ruolo del “digital content creator” è anche quello di Informare bene e fornire gli strumenti per la verifica delle fonti (il cosiddetto “fact checking”).
Dopo avere elencato gli organismi europei e i loro rispettivi ruoli, la dottoressa Zito si è soffermata sulla descrizione dei progetti in corso della direzione generale per la comunicazione e sulla presenza degli uffici di informazione per i cittadini dislocati nei territori dell’Unione (i centri Europe Direct).
Oltre alle sedi fisiche, sono nate le community virtuali, come together.eu, che diffondono le iniziative e le campagne promosse dall’Unione Europea, dai temi ambientali, a quelli legati alla salute pubblica, alle materie di sviluppo economico.
L’incontro – svoltosi in forma colloquiale e con l’uso del linguaggio tipico del mondo digitale – ha suscitato l’interesse soprattutto dei corsisti più giovani, piu pronti a recepire le nuove forme di comunicazione.