Quanto è democratica l’Unione Europea?

Il prof. Claudio Panzera, Associato di Diritto pubblico comparato dell’Università Mediterranea, il 7 novembre c.a. ha analizzato con i corsisti dell’Istituto Mons. A. Lanza la storia e le Istituzioni dell’Unione Europea per provare a chiarirne il grado di legittimazione democratica.

Per diversi secoli il pensiero politico europeo si basò sull’assunto che un territorio molto esteso potesse essere governato soltanto in maniera dispotica.

Per Montesquieu la libertà politica poteva esplicarsi solo in micro-stati, mentre per Tocqueville, che prese a modello la democrazia americana, il governo consensuale su larga scala era realizzabile attraverso il federalismo e con un sistema giudiziario attivamente impegnato nel garantire i diritti.

L’integrazione europea, inizialmente impostata su principi di cooperazione economica, procede in maniera altalenante da oltre sessant’anni ed è, come ha ricordato il docente, un tentativo di governare un territorio vasto in maniera non dispotica.

A differenza degli Stati Uniti, che sono una comunità federale, all’interno dell’Unione Europea permangono livelli sovrapposti di entità governative e legislative che in parte si integrano ma a volte entrano in contrapposizione.

Il Parlamento Europeo è l’organo di espressione democratica eletto direttamente dai cittadini europei dal 1979 (prima formato dai delegati dei singoli Stati); i seggi vengono assegnati in base alla popolazione di ciascuno Stato ma il sistema elettorale non è unico in tutta l’Unione.

Gli eurodeputati sono organizzati in gruppi parlamentari e questo rappresenta un forte elemento di integrazione politica su scala europea.

Il Consiglio Europeo, composto dai Capi di Stato e di Governo che si riuniscono ogni tre mesi, detta l’agenda delle grandi tematiche; come regola generale le decisioni vengono adottate all’unanimità (ma ciò implica il potere di blocco da parte di un solo Stato) o per singole materie con una maggioranza qualificata.

Il Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea è composto da singoli ministri degli Stati membri competenti per materia e detiene la funzione legislativa assieme al Parlamento.

È dunque sede di mediazione degli interessi statali e i lavori sono predisposti dal comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri.

La Commissione Europea dialoga costantemente con gli Stati membri, è l’organo esecutivo delle decisioni raggiunte e ha funzioni di controllo.

È composta da soggetti indipendenti designati dagli Stati, il cui obiettivo è perseguire l’interesse dell’Unione.

Il docente si è soffermato sul problema delle diversità linguistiche all’interno della Comunità Europea che rappresenta un ostacolo allo sviluppo di un contesto di piena comprensione reciproca.

Da ultimo si è discusso del problema del distacco della popolazione dalle istituzioni comunitarie, del conseguente avvento di formazioni populiste e nazionaliste pronte a strumentalizzare il cresciuto disagio sociale. Pur nell’opinione condivisa della necessità di riforme, il principio democratico resta basilare oltre che standard necessario per accedere all’Unione Europea.

Stefania Giordano