Il sistema elettorale “Rosatellum”

Il 29 gennaio presso l’aula Farias – alla presenza di un folto e qualificato pubblico (v’erano diversi docenti universitari) – si è svolto un incontro organizzato dall’ISFPS Lanza, MEIC, FUCI, Masci IV, CVX e MEG su “Pregi e difetti del nuovo sistema elettorale Rosatellum” con il prof. Alessio Rauti, docente di Diritto pubblico dell’Università Mediterranea.

Come ha ricordato il docente, ogni sistema elettorale deve interagire con un determinato sistema di partiti, cioè con la cultura politica di un Paese in un particolare momento storico. I principali sistemi elettorali sono il proporzionale, il maggioritario o quelli misti: scopo del proporzionale è rappresentare il pluralismo delle diverse opinioni politiche, mentre il maggioritario tende a semplificare il quadro dei partiti attraverso una selezione che consenta la creazione di governi stabili e duraturi (che possano perseguire il loro programma politico per diversi anni senza veti incrociati dei piccoli partiti), inducendo l’elettore al “voto utile” (ma può funzionare solo in un sistema bi-partitico e non in un contesto politico molto disomogeneo e in presenza di c.d. minoranze incoercibili).  La formula “plurality” del maggioritario, in vigore nel Regno Unito, prevede che in un collegio uninominale vinca il candidato che abbia ottenuto più voti degli altri (anche il Rosatellum prevede dei collegi uninominali plurality), mentre con la formula “majority”, o a doppio turno (come nel sistema francese), il candidato è eletto al primo turno solo se ottiene la maggioranza assoluta dei voti, altrimenti si va al ballottaggio.

Un altro aspetto da tenere in considerazione, nel quadro della ripartizione dei seggi, è la “magnitudine”, poiché più grande è la dimensione dei collegi nei quali il riparto avviene, più un sistema proporzionale garantisce la rappresentanza anche alle forze politiche che ottengono basse percentuali di voti.

In Italia si sono succedute diverse leggi elettorali, per lo più a sistema “misto”: proporzionale (1948); c.d.“truffa” del 1953; mattarellum (1993); porcellum (2005), parzialmente annullato dalla Corte Cost. (n. 1/2014); italicum (2015), anch’esso parzialmente illegittimo (sent. n. 35/2017) e, infine, la l. n. 165/2017 c.d. rosatellum. Si tratta di un sistema misto, ma a prevalenza proporzionale, senza premio di maggioranza: il 61,27% dei seggi è assegnato col proporzionale, il 36,66% nei collegi uninominali. Il cittadino voterà su un’unica scheda (una per la Camera e una per il Senato), senza possibilità di voto disgiunto tra uninominale e proporzionale e senza voto di preferenza (ma con liste bloccate brevi, composte da non più di 4 candidati). Le soglie di sbarramento sono ragionevoli: il 3% per la liste, il 10% per le coalizioni, mentre sotto l’1% il voto è disperso. I seggi assegnati alla Calabria sono 20 per la Camera e 10 per il Senato.

Si può votare con la croce solo su un partito e, in questo caso, il voto va anche a favore del candidato all’uninominale collegato (ma nel riparto proporzionale il voto non sarà considerato utile alle liste alleate) oppure con la croce sul nome del candidato all’uninominale (in tal caso il voto contribuisce poi per il proporzionale al conteggio utile a tutte le liste collegate). Le coalizioni sono solo elettorali.

Sono inoltre previste multicandidature, ma al massimo in 1 collegio uninominale e in 5 plurinominali. Discutibile appare la previsione che un candidato che vinca in più collegi plurinominali sia considerato eletto in quello in cui la sua lista abbia ottenuto la minor percentuale di voti.

In conclusione il prof. Rauti ha evidenziato alcuni possibili effetti del Rosatellum: saranno agevolate le liste che presentano un forte radicamento a livello nazionale; non saranno garantite maggioranze solide (difficilmente una lista arriverà ad ottenere il 40% delle preferenze); alla fine, nel disordine del tripolarismo, crescerà il ruolo del Presidente della Repubblica nella fase di formazione del governo. Lo scenario che si prospetta appare purtroppo incerto.

Stefania Giordano